Verso il DUC, presentata la prima fase di “Vivo a Ruvo”



Venerdì mattina – orario forse un po’ ingrato ai commercianti – nell’atrio di Palazzo Caputi è stata presentata la prima fase del  progetto strategico “Vivo a Ruvo” che condurrà alla creazione del Distretto Urbano del Commercio della città di Ruvo di Puglia. Un avvio che può contare sul finanziamento di 55mila euro, il tetto massimo previsto dal bando regionale.

A presentare l’avvio del progetto la cabina di regia composta dal sindaco Pasquale Chieco; da Marco Tortoioli Ricci, manager di distretto scelto con avviso pubblico; Vito D’Ingeo,  presidente di Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia; Luciana Di Bisceglie, vicepresidentessa di Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia e Presidentessa di Terziario Donna Bari/BAT; Marina Barile del Panificio Cascione  e Nico Balducci, architetto che ha seguito il DUC sin dalla giunta Ottombrini, esperto di progettazione urbanistica.

Figura chiave del progetto “Vivo a Ruvo” – rivendica la paternità del titolo – Marco Tortoioli Ricci è esperto di progettazione di sistemi di identità visiva e design dei sistemi con speciale riferimento alla comunicazione dei territori e dei luoghi, docente di Metodologia del Progetto all’Isia di Urbino e di Design III  presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia; fondatore del collettivo “Co.Mo.Do.”, dedicato alla comunicazione per l’innovazione sociale, e ideatore dei marchi delle Regioni Umbria e Sardegna.

Il manager  si occuperà del coordinamento dell’agenda di lavoro condivisa e di «verificare la coerenza delle singole azioni intraprese con gli obiettivi generali della strategia del programma».

Obiettivi di questa prima fase che si aprirà a giugno e si concluderà entro l’anno, sono la redazione del Documento Unico del Commercio; la definizione del Piano di Visione Strategica del Commercio a Ruvo di Puglia; la redazione del Piano Operativo che renderà attuabili i progetti contenuti nel DUC a partire dal 2019. Quest’ultimo documento sarà redatto con il contributo di cittadini, operatori economici locali e associazioni.

Come previsto dal regolamento regionale  n. 15 del 15 luglio 2011 che ha ammesso la costituzione dei distretti commerciali, efficienti reti commerciali territoriali, il DUC sarà programmato e progettato da un’associazione composta da Comune, Confcommercio e Confesercenti, mentre i ragazzi del Forum GiovanIdee opereranno nelle fasi di analisi, mappatura, animazione e progettazione, formazione e calendarizzazione degli incontri pubblici.

Durante l’incontro, Chieco sottolinea la collaborazione proficua con Vito D’Ingeo e Luciana di Bisceglie. Il DUC, che partirà dal centro antico ruvese per rivitalizzare l’intero tessuto urbano, è la summa delle relazioni e delle sinergie tra tutte le forze economiche e sociali della città e attraverso esso si darà concretezza a una visione fresca e innovativa dell’economia di Ruvo di Puglia, Città d’arte.  Inoltre, non si deve sottovalutare la stretta relazione con il Biodistretto delle Lame di cui Ruvo di Puglia fa parte.

Vito D’Ingeo, presidente di Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia,  è grato a Chieco per aver intuito l’importanza di un progetto elaborato sin  dal 1996 e consolidatosi con l’Amministrazione Ottombrini per aver affermazione con l’attuale amministrazione. E’ positivamente colpito dalla professionalità di  Tortoioli Ricci. Non solo. D’Ingeo plaude al fatto che saranno valorizzate eccellenze peculiari locali come il pane di Cascione, con la sua storia; i vini prodotti dalle aziende locali alle quali  ha proposto di organizzarsi in un unico consorzio; l’olio extravergine di oliva, le mandorle, per non parlare delle altre eccellenze  presenti nella zona industriale. D’Ingeo spera in una collaborazione concreta.

Gli fa eco Luciana Di Bisceglie che ricorda come il supporto tecnico provenga da Caf Confcommercio e come sia stato grazie alla visione lungimirante dell’ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, se la Puglia è una delle mete più apprezzate per arte, cultura, enogastronomia, paesaggi. Plaude all’Amministrazione Chieco per la direzione che sta intraprendendo: i risultati non saranno visibili nell’immediato ma è questo che avviene quando si fanno strategie a lungo raggio. Molto positivo, per Di Bisceglie, il coinvolgimento dei ragazzi del GiovanIdee Forum di Ruvo di Puglia e dei giovani in generale che avranno modo di formarsi ulteriormente sul territorio mettendo, poi, a disposizione dello stesso il proprio know-how.

Marco Tortoioli Ricci, che si considera “ruvese” perché tali devono sentirsi anche coloro che giungono nella Città d’Arte sia pure per pochi giorni, sintetizza il progetto intorno a queste parole chiave, presenti nella Relazione “Comunità e Identità come terapia per la riattivazione urbana”: apertura e integrazione; ricerca e innovazione;distintività e radicamento; genio e libera iniziativa; coesione e collaborazione; competenza e cross-generazionalità.

«La città ha bisogno di interrogarsi sulla propria identità». Secondo Tortoioli Ricci l’economia parte dalla comunità, dalla capacità dei commercianti di essere consapevoli di essere parte di un’economia globale, dove le transazioni sono anche immateriali.Una sfida sarà anche quella di rendere fruibile on line una peculiarità della tradizione ed economia ruvese».

Il piano di visione strategica è una mappatura della vocazione commerciale della città e dei commercianti, artigiani che saranno intervistati. Saranno anche studiati i dati relativi ad aperture, permanenze e chiusure dei negozi. Il piano operativo sarà la parte più importante e si valuterà cosa si andrà a finanziare: saranno preferiti i progetti di valore, quelli che fanno capo a reti di associazioni e commercianti.

Sarà presto on line il sito “Vivo a Ruvo“«che conterrà il dettaglio del programma di lavoro, l’illustrazione delle singole azioni, il calendario degli eventi e la possibilità di rimanere informati sull’evoluzione del progetto per la città».

Nico Balducci si dichiara onorato di far parte di questa cabina di regia, dal momento che lui ha sempre creduto in questo progetto, dando cuore e tempo.

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Marina Barile, il cui nome è legato al Panificio Cascione gestito dal marito Ettore, erede dei noti panificatori, è sempre stata legata al centro storico e spera in una rinascita dello stesso, già al centro di “Cento X Centro” e, prima, “Fuori dal Comune”, cicli di incontri organizzati dall’Amministrazione Comunale.

«Quello che sarà richiesto a tutti – conclude Tortoioli Ricci –  soprattutto ai commercianti, è la duttilità, la capacità di essere fluidi, di essere pronti a cambiare strada».

I ruvesi sono pronti?