L’Italia sta vivendo una forte crisi di attrattività verso le fasce d’età più giovanili. Secondo lo studio della Fondazione Nord-Est presentato al CNEL (Consiglio Nazionale dell’economia e del lavoro) emerge che i giovani tra 11 e 35 anni che risiedono all’estero sono 1,6 milioni. Una popolazione che sta aumentando e che sta cambiando, perché un segmento rilevante sta acquisendo la cittadinanza dei Paesi dove sono emigrati. La quota di ragazzi di 11-19 anni che vorrebbero vivere all’estero da grandi sono il 30,7% e le ragazze il 37,9%. Il Paese più indicato sono gli Stati Uniti. I dati mostrano anche una relazione che vede una maggiore propensione ad andare all’estero per chi appartiene a una condizione socio-familiare meno buona.
“Negli ultimi quarant’anni, l’Italia ha visto una drastica diminuzione della popolazione giovanile, con circa dieci milioni di giovani in meno, mentre la popolazione over 65 è quasi raddoppiata, soprattutto al Sud. Tra il 2011 e il 2023, il Mezzogiorno ha perso un milione di abitanti e 1,9 milioni di giovani, a causa di condizioni economiche sfavorevoli”, rimarca il presidente di Confcommercio Bari-Bat, il dott. Vito D’Ingeo.
“Per contrastare – prosegue - questo declino, è necessario aumentare l’imprenditorialità giovanile, soprattutto nel terziario, settore che ha generato maggior crescita occupazionale. In Puglia dobbiamo continuare a insistere sui bandi a sostegno dell’imprenditoria giovanile e mettere in campo tutti quegli strumenti che possano consentire ai giovani di fare la loro strada e di invertire la rotta degli ultimi decenni”.
Prenderà corpo l’Osservatorio presso il CNEL sull’attrattività per i giovani, che coinvolgerà tutte le istituzioni competenti e sarà aperto ai contributi del mondo accademico e dei centri di ricerca. Con questo nuovo organismo, il Consiglio accende quindi un faro su una questione che rappresenta una vera e propria emergenza economica e sociale.
“Si va via dal Sud per lo stesso motivo che spinge i giovani settentrionali ad andare all’estero. I nodi sono nel mercato lavoro, nei servizi, in particolare per quel che riguarda la conciliazione, nello spopolamento dei territori, che determina bassa partecipazione dei giovani. Su tutto questo dobbiamo intervenire”, conclude il presidente di Confcommercio Bari-Bat, il dott. Vito D’Ingeo.
Il Sud ha sempre vissuto un intenso fenomeno di emigrazione. Ma ora è un dramma. Gli under 40 dal 2002 al 2024 sono diminuiti di 2,1 milioni (-12,4%) nel Centro-Nord, contro i 3,1 milioni nel Mezzogiorno (-28%). Uno su due dei giovani meridionali che vanno al Nord è laureato.
Per ogni giovane che arriva in Italia dai Paesi avanzati, otto italiani fanno le valigie e vanno all'estero. L'Italia si piazza all'ultimo posto in Europa per attrazione di giovani, accogliendo solo il 6% di europei, contro il 34% della Svizzera e il 32% della Spagna.